Malandré

È una frazione sulla destra orografica del Vermenagna, al confine con i comuni di Roccavione e Boves.

La strada per questa frazione è pianeggiante per il primo chilometro. Parte dalla piazza principale del paese, attraversa il Vermenagna e giunge alla cappella di Santa Margherita. Qui, sulla sinistra, diramano una strada per la località Formentere ed un'altra per la località Ramonda.

Dopo aver fiancheggiato la cappella, la strada passa presso un teit dal significativo nome di teit Freit (tetto Freddo).  Più avanti la strada attraversa il rio sul ponte detto Cadel come il vicino teit e, appena oltre, c'è una diramazione a destra per la località di Sant'Ësprit.  Dopo aver formato due curve strette, la strada sale in modo più ripido, passando accanto ad un pilone votivo, e prose ancora per un tratto affiancata al sottostante vallone.

Dopo una svolta a sinistra la strada percorre un lungo tratto con buona visuale sul paese sottostante.
Qui si trovano alcuni teit abitati tutto l'anno. Dopo alcune curve giunge fino al pilone del Moro, che è in prossimità del confine con il comune di Boves.

Qui la strada più a sinistra, pianeggiante ed affossata nel primo tratto, conduce al pilone della Ramonda.

Accanto a questa un'altra strada, questa asfaltata, si dirige verso il comune di Boves, scendendo in modo molto ripido, tanto che ne è permessa la circolazione solo in estate.  Negli anni scorsi la strada è stata utilizzata per prove speciali di gare automobilistiche, rally, e vi è transitato il Giro d'Italia ciclistico.

Dal pilone del Moro la strada quasi pianeggiante sulla destra va fino alla cappella del Santo Nome di Maria, poco distante. Fin verso gli anni '50 tale cappella ha avuto un cappellano che faceva anche il maestro di scuola. La scuola pluriclasse, prima nei locali della capella, quindi in una casetta costruita appositamente nelle vicinanze, è stata in funzione fin verso gli anni '60.

Sempre dal pilone una strada inghiaiata sale ripida verso i tetti Quiri e Belom e la successiva località Pra di Sœi. L'intero versante fino agli ultimi casolari è coltivato a castagni. Oltre si sviluppano boschi di faggio, per la maggior parte di proprietà comunale.

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pilone del Moro
pilone del Moro

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pilone della Ramonda
pilone della Ramonda

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Cappella del Malandré
cappella del Malandré

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Montasso

È una frazione sulla destra orografica del Vermenagna, che confina con il comune di Boves.
La strada per giungervi si dirama dalla strada provinciale in un punto che delimitava un tempo la fine del centro abitato, con la cappella di San Sebastiano.

Appena dopo aver attraversato il torrente Vermenagna, la strada ha una diramazione a sinistra che serve la località Terra Rossa. Un centinaio di metri dopo, un'ulteriore diramazione a sinistra serve la località Vallone Fantino, attraversando il Castello dei conti di Robilant, ora adibito a casa di cura per malattie polmonari.

Proseguendo lungo la strada pianeggiante un'altra diramazione a sinistra, appena dopo aver attraversato il vallone Fantino, giunge fino a tetto Malizia.
La strada principale diventa ora strada Vallone Missionari, giungendo all'omonimo gruppo di case e proseguendo oltre per ricongiungersi con la strada di Tetto Malizia.
Poco dopo l'inizio di strada Vallone Missionari, una diramazione a destra, prima pianeggiante, poi in discesa serve i casolari del vallone Pettavino.

La strada del Vallone Pettavino ha anche un suo ponte che attraversa il torrente Vermenagna, con un passaggio molto stretto all'interno del tetto Pettavino Sottano.
Le strade di Terra Rossa, Vallone Fantino, Tetto Malizia e Vallone Missionari si ricongiungono tutte nella parte alta del Montasso, presso la cappella costruita da pochi anni ed inaugurata nel 1998.

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Cappella del Montasso
cappella del Montasso

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Vermanera

È una frazione sulla destra orografica del Vermenagna, che confina con il comune di Vernante.

La strada per giungervi si dirama dalla strada Statale n. 20 poco oltre il km 93, quasi al confine con il Comune di Vernante.
Una diramazione a sinistra attraversa un ponticello serve la zona di Murgiun.
La strada principale passa sotto un ponte della ferrovia, quindi si inerpica accanto al vallone.
Dove termina il tratto asfaltato, in un pianoro fiancheggiante la strada c'è una cappella dedicata al Cuore Immacolato di Maria, inaugurata nel 1954.

Sulla sinistra orografica del vallone, fino al confine con il comune di Vernante, ci sono lotti boschivi comunali di faggio.
Due teit che si trovavano in questa zona sono ormai diroccati. Alcune centinaia di metri oltre la cappella la strada ha una diramazione a sinistra che va alla vecchia scuola ed al tetto Grosso.

La strada che prosegue dritta ha un'altra diramazione a sinistra per i tetti Giop e Sordello prima di giungere ai tetti Salafin e Carletto. La località delle Piagge di Salafin, radura sulla sommità della cresta montuosa, si nota molto bene dal centro del paese, specie quando è innevata mentre tutto attorno la neve o non è ancora giunta o è già scomparsa.

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Cappella di Vermanera
cappella di Vermanera

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Agnelli

È una frazione sulla sinistra orografica del Vermenagna, che confina con il comune di Vernante.
La strada per giungervi si dirama dalla strada Statale n.20 al km 93, presso il ponte detto Ponte Nuovo.

Agli inizi della strada si trova uno stabilimento per la lavorazione della silice. Le cave un tempo erano presso lo stabilimento, in parte lungo la strada statale ed in parte poco più a monte di questo. Attualmente c'è un'unica cava alla sommità della frazione.
Dallo stabilimento si dirama sulla sinistra una strada per Vernante, la quale costeggia il torrente Vermenagna sulla sua sinistra orografica, passando presso la cappella di san Macario, già in territorio di Vernante.
Sempre dallo stabilimento e sulla sinistra si dirama una strada per la frazione Ciastellar di Vernante.

La strada di Agnelli che porta ai vari teit è tutta su un versante soleggiato.
A circa un 1,5 chilometri dalla strada statale c'è la cappella della frazione, dedicata a san Giacomo il Maggiore.
Accanto alla cappella c'è quella che era la residenza del cappellano, che faceva anche il maestro di scuola.
La strada attuale, asfaltata, percorre un ampio giro per raggiungere la maggior parte dei teit i quali un tempo erano serviti da più stradine secondarie. A motivo della ripidità del terreno e della presenza delle rocce in superficie, per tutta la frazione era malagevole l'uso di carretti sia braccia che a trazione animale ed i trasporti erano fatti principalmente a dorso di mulo.
Più in alto della cappella i teit sono quasi tutti abbandonati.

Mentre la parte bassa è costituita da boschi di castagni, la parte mediana è formata da pascoli, con piante di roverella e salicone e la sommità era costituita da boschi di faggio.

Dopo aver compiuto alcune curve strette, la strada giunge e passa poco sopra la borgata Snive. Questa un tempo aveva la propria strada principale che non scendeva lungo il versante di Agnelli, ma svoltava verso la frazione Cialancia, per giungere nel piano direttamente nel centro abitato.

Oltre Snive si trovano alcune baite, Collabassa, che venivano abitate solo d'estate. Ora nei pressi ci sono fabbricati della vicina cava di silice.
La strada asfaltata si dirama verso sinistra in due accessi alla cava, mentre l'asta principale giunge fino a poca distanza dalla cappella delle Piagge, davanti alla quale si estende un pianoro ondulato circondato da faggi.

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Cappella di Agnelli
cappella di Agnelli

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Cappella delle PIagge
cappella delle Piagge

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Santa Margherita

È la località che comprende il piano di Robilante, lungo il torrente Vermenagna, tra il centro abitato e la frazione Malandré. Dalla piazza principale del paese si percorre la strada verso est, attraversando, con un piccolo dosso dopo un centinaio di metri, la ferrovia e, più avanti su un ponte di recente costruzione, il Vermenagna. Tale strada si chiama Santa Margherita e la cappella omonima si trova a circa 950 metri dalla chiesa parrocchiale.

Qui la strada principale prende il nome di strada Malandré e, passando accanto alla cappella, raggiunge tale frazione. Sull'altro fianco della cappella scorre il rio del Malandré. Attraversando il ponticello su tale rio si possono raggiungere a sinistra la località Formentere ed a destra il colletto della Ramonda, che fanno sempre parte del Malandré.

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Cappella di Santa Margherita
cappella di Santa Margherita

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Cialancia

È una frazione sulla sinistra orografica del Vermenagna, che si estende tra il centro abitato, il comune di Roccavione e, verso sud, la frazione Agnelli.

La strada parte dalla piazza principale costeggiando il municipio e si dirama subito verso destra per la località Verdoliva che si estende oltre la cappella di Sant'Anna. Nel paese, proseguendo dritto e costeggiando il rio Rupitone si gunge alla località Pianœt, che in effetti è vagamente pianeggiante. Qui c'è un'altra diramazione: la strada sulla destra si mantiene nella valle del Rupitone, passa sopra le rocce delle Balme e prosegue oltre verso i tetti Firens e Maigre. La strada a sinistra oltrepassa il crinale portandosi nella parte alta del vallone di Cirinot. Una diramazione a destra porta ai tetti Lessibel e Fantin, mentre la strada dritta oltrepassa il vallone del Prete e giunge alla borgata di Rescasso, che si trova al limitare di una faggeta. La strada si addentra in questa faggeta, detta bandita Violetta, la Bandìa, per collegarsi, uscendone, alla strada di Agnelli, poco a valle della borgata di 'Snive. Proseguendo oltre si giunge con la strada asfaltata fino a poca distanza dalla cappella delle Piagge che è considerata la cappella della Cialancia e si trova sul crinale tra questa frazione e quella di Agnelli. A questa cappella si può pure giungere con un sentiero che costituisce la prosecuzione della strada di tetto Fantin.

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Cappella di Sant'Anna
cappella di Sant'Anna

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Cappella delle Piagge
cappella delle Piagge

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